Compendio della storia geografica, naturale, e civile del regno del Chile

)( 4 5 )( per la negligenia dei Naiionali, finora non fommi. nifirano tutte quelle varieta, o fatte, che l' arte per via degl' innelhmenti ha introdotto in Italia. Gli alberi fruttiferi per lo piu vi fi abbandonilJlo alla. natura, la quale, cio non ofiante, fecondata cosl dalla benignita del temperamento, come dalla fecon• dita del terreno , Ji fa produrre dei frutti eccellenti. Qt]indi e che quafi tutti quefii Alberi foredieri v• ingrolfano , e crefcono piu che in quefie parti: Ma tra gli altri fpiccano per la loro altezza le licaje, i peri, i noci, e gli ulivi . Qt]antunque il P. Ovalle Storico del Chile fcriva, che al fuo tempo , cioe l' anno 1640. le noci vi erano dure, e di meno pol– pa, o cibo di quefi' Europee, al prefente fi e ab– bandonata quafi del tutto quella fpecie , e ne! fuo luogo e entrata quell:t dcllt: Ncci grandi, be11.J piene , e di un gufcio alfai fottile. I Melarancj , i Limoni, le Lime, e i Cedri vi nafcono , e fi coa– {erva110 da per tutto al difcoperto piantati in terra, come tutti gli altri alberi; Elfi divengono alti, e grolfi , e fruttano grandemente • Vi fono ancora dei Iimoni , delle lime , e dellc mclarancie dolci di due o tre fpecie . Tra i limoni agri fi truova una forta. ei limoncini rotondi, e poco maggiori di una noce, j quali fono alfai frigidi , e fi chiamano Limoni fot– tili. L' albero, che Ji porta, e piú grwde di quei D 3 de'

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